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“Nel 1998 ho abitato per tre mesi a Mosca, allo scopo di raccogliere materiale per un altro libro ancora sull'infanzia abbandonata. Sono molto grata per l'apertura, la gentilezza e la comprensione che ho incontrato durante il mio lavoro lì. Sia presso i centri di raccolta della polizia e nelle carceri, che presso giornalisti russi e organizzazioni umanitarie sia russe che straniere. Ma soprattutto penso a tutti quei bambini e quei vecchi che vivevano in mezzo a tutto questo… e tuttavia avevano la forza di parlare e raccontare delle loro vite. Tutte le storie e gli avvenimenti del libro sono successi a qualcuno nella realtà. Per contro, come scrittrice mi sono presa la libertà di costruire un romanzo sul materiale raccolto.”
Mecka Lind …«Anja, piccola mendicante a Mosca», è risultato essere il migliore tra i libri in concorso
[La giuria del II Premio Nazionale di Letteratura per Ragazzi Città di Bella, composta da studentesse e studenti del Liceo Scientifico «Enrico Fermi» di Muro Lucano (PZ), coordinati dalla docente di Lettere prof.ssa Teresa Sabia, ha decretato il libro vincitore per la Sezione C], e il più rispondente ai temi della solidarietà e dell’amicizia; il linguaggio è chiaro, scorrevole, quasi giornalistico, di facile lettura e comprensione, ma mai troppo semplice o banale; il ritmo è coinvolgente, veloce, incalzante; i contenuti sono veri, crudi, suscitano forti emozioni, provocano nel lettore una profonda identificazione con la protagonista ed una forte simpatia, nel senso originale di condivisione della sofferenza. Abbiamo soprattutto apprezzato il modo in cui la trama si dipana, dalla scena di vita agreste introduttiva, già pervasa da un senso di inquietudine, ai numerosi colpi di scena e cambi di ambiente, fino al finale cauto che non conclude ma lascia tensione, desideri e speranze. Il tema è affrontato con realismo, senza mitigare alcuna situazione, e lascia il lettore con alcuni dubbi, inducendolo ad una utile riflessione e facendolo consapevole e più sensibile a tali situazioni.
…Anja, la tredicenne protagonista del libro vincitore, si caratterizza per un profondo attaccamento al paese d’origine ed alla famiglia, per uno spiccato dono della poesia e della scrittura in genere, per un vivo desiderio di tornare a vivere una vita tranquilla insieme alle persone che ama. …Il libro sovente serve ad insinuare il dubbio e favorire la riflessione, ponendosi come obiettivo una presa di coscienza, una consapevolezza di una situazione negativa, di sofferenza o di disagio. …Bisogna affrontare i pregiudizi, e fuggire dal piccolo mondo falso e ovattato, dall’involucro vitreo sordo alla sofferenza in cui viviamo. Tra l’altro non bisogna arrivare a Mosca per trovare bambini rapiti e costretti a mendicare. Anche in Italia ce ne sono molti.
La Giuria del Premio Nazionale di Letteratura per Ragazzi Città di Bella (PZ) II edizione 2005 Sezione C, Muro Lucano, 08-07-2005. Una storia di fantasia,
ispirata però alla situazione reale dei ragazzi di strada di Mosca, schiavi di organizzazioni criminali. Ma il lieto fine è possibile. Almeno qualche volta.
Anja vive con la nonna in un villaggio della sterminata pianura russa. Sono povere, ma si amano e la loro vita è dignitosa. Un giorno al villaggio arrivano due sconosciuti che affermano di essersi persi. La nonna di Anja offre loro ospitalità, malgrado la bambina sia inquieta e sospettosa. Quei due, uomo e donna, apparentemente tento gentili, non le piacciono. Infatti sono due trafficanti di ragazzi, che stordiscono la nonna con un sonnifero e rapiscono la ragazzina. Per Anja è l’inizio di un incubo, che la porta fino a Mosca, dove viene “venduta” a una banda di criminali, che sfrutta gli adolescenti, costringendoli a mendicare nella metropolitana o a prostituirsi. Anja conoscerà giorni di paura, umiliazione e violenza e soltanto l’amicizia con un altro ragazzo del gruppo, Oleg, riesce a darle un po’ di speranza. Ma la ragazza non si arrende a quello che sembra il suo destino e cerca di fuggire, per tornare a casa sua.
Ti piacerà perché… è una storia di fantasia, ma basata sulla realtà dei mendicanti-schiavi e dei bambini di strada di Mosca, dove la povertà – dalla caduta del regime sovietico, nel 1991 – è sempre più diffusa. È una storia dura, ma realistica. E la verità non può fare male.
Francesca Capelli, Libri e Fumetti, Bambini invisibili, aprile 2005, in: www.ragazzinet.it |